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Avis Regionale Lombardia è Ente di servizio Civile da molti anni e dal 2017, ha aderisce alla rete dei Progetti di Avis Nazionale, con il ruolo di sede di progetto e di coordinamento organizzativo delle sedi accreditate sul territorio regionale.
In questa veste Avis Regionale Lombardia collabora con la Sede Nazionale nella definizione delle attività progettuali e di formazione, organizza la Formazione Generale prevista dalla normativa, gestisce la Formazione Specifica affidata alle sedi regionali, coordinando la parte di formazione demandata alle Sedi locali.
A questo compito di coordinamento organizzativo si affiancano le attività specifiche legate alla presenza dei volontari in sede regionale.
Il Servizio civile è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.
Il Servizio civile rappresenta una importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per i giovani, che sono un’indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese.
I settori di intervento in Italia nei quali Avis Nazionale propone i progetti che vedono impegnati gli operatori volontari sono:
• assistenza
• protezione civile
• patrimonio ambientale e riqualificazione urbana
• patrimonio storico, artistico e culturale
• educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, dello sport, del turismo sostenibile e sociale
• agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità
• promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Con il Dlgs. 6 marzo 2017, n. 40, il servizio civile diventa universale e punta ad accogliere tutte le richieste di partecipazione da parte dei giovani che, per scelta volontaria, intendono fare un’esperienza di grande valore formativo e civile, in grado anche di dare loro competenze utili per l’immissione nel mondo del lavoro. Per ulteriori approfondimenti, consulta il sito del Servizio Civile Universale.
Sotto la spinta delle azioni di protesta condotte dalle organizzazioni non violente e del crescente interesse dei cittadini nei confronti dell’obiezione di coscienza, nel 1972 il Governo approva la legge n. 772 “Norme in materia di obiezione di coscienza”, che sancisce il diritto all’obiezione per motivi morali, religiosi e filosofici ed istituisce il servizio civile, sostitutivo del servizio militare e quindi obbligatorio.
La legge n. 230 del 1998 “Nuove norme in materia di obiezione di coscienza” abroga la legge n. 772 del 1972 e riconosce l’obiezione di coscienza quale diritto del cittadino, istituisce la Consulta Nazionale per il Servizio Civile, organismo permanente di consultazione, riferimento e confronto per l’Ufficio Nazionale del Servizio Civile, ed il Fondo Nazionale per il Servizio Civile, ove confluiscono le risorse gestite fino ad allora dal Ministero della Difesa e nel quale possono essere versate donazioni pubbliche e private a scopo finalizzato. La gestione del Servizio civile cessa di essere competenza del Ministero della Difesa, ed è affidata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC).
La legge 331 del 2000 “Norma per la istituzione del servizio militare professionale” fissa al 1 gennaio 2007 la data di sospensione della leva obbligatoria che viene successivamente anticipata al 1 gennaio 2005 (legge 23 agosto 2004 n. 226).
è approvata la legge 64/01 che istituisce il Servizio Civile Nazionale: un servizio volontario destinato ai giovani dai 18 ai 26 anni, aperto anche alle donne, che intendono effettuare un percorso di formazione sociale, civica, culturale e professionale attraverso l’esperienza umana di solidarietà sociale, attività di cooperazione nazionale ed internazionale, di salvaguardia e tutela del patrimonio nazionale.
Emanato il Decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40: Istituzione e disciplina del Servizio civile universale, a norma dell’articolo 8 della legge 6 giugno 2016, n. 106. Il provvedimento entra in vigore il 18 aprile e rappresenta la tappa fondamentale dell’importante percorso di riforma.
Possono presentare domanda i giovani senza distinzione di sesso che siano in possesso dei seguenti requisiti:
1. aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
2. cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
3. non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
I bandi di selezione sono periodicamente pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (GURI) e nell’home page del sito del Servizio Civile (serviziocivile.gov.it) dove, tramite un comodo motore di ricerca, è anche possibile ricercare i progetti finanziati nella propria Provincia/Regione, o relativi al settore di specifico interesse. I progetti di Servizio Civile promossi dalle AVIS sono, inoltre, sempre pubblicati sul sito avis.it oltre che sui siti delle singole AVIS interessate dove, oltre al testo del progetto, è possibile conoscere le modalità di iscrizione per partecipare al Bando oltre che reperire tutte le informazioni utili.
Per la partecipazione ai progetti di Servizio Civile non esistono limitazioni geografiche di alcun tipo: è possibile scegliere tra tutti i progetti presenti nel bando da svolgersi in Italia e all’estero, a patto che si presenti domanda per un solo progetto tra quelli indicati, pena l’esclusione.
I progetti di Servizio Civile in Avis prevedono un monte ore annuo di 1145 ore per la durata di 12 mesi e un orario di servizio pari a una media di 25 ore settimanali. L’orario di servizio viene stabilito in relazione alla natura del progetto ed è indicato nel progetto stesso.
Ai volontari spetta un compenso di € 14,65 netti giornalieri, per un totale € 439,50 netti mensili.
Il pagamento avviene in modo forfettario per complessivi trenta giorni al mese per la durata prevista del progetto, a partire dalla data di inizio.
Possono partecipare tutti i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 18 e i 28 anni (fino al giorno precedente il compimento del 29°) in possesso della cittadinanza italiana.
Possono partecipare anche coloro che avessero in precedenza svolto il Servizio Civile nella forma sostitutiva all’obbligo di leva militare.
Non costituiscono cause ostative alla presentazione della domanda di servizio civile:
· aver interrotto il servizio civile nazionale o universale a conclusione di un procedimento sanzionatorio a carico dell’ente;
· aver già svolto il servizio civile nell’ambito del programma europeo “Garanzia Giovani”.
Non possono presentare domanda e partecipare al Bando i giovani che:
· appartengano ai corpi militari e alle forze di polizia;
· abbiano già prestato o stiano prestando servizio civile nazionale o universale, oppure abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista;
· abbiano in corso con l’ente che realizza il progetto o con organismi a questo collegati e da questo finanziati, rapporti di lavoro di collaborazione retribuita a qualunque titolo, oppure abbiano avuto tali rapporti di durata superiore a tre mesi nei 12 mesi precedenti la data di pubblicazione del bando; in tali fattispecie sono ricompresi anche gli stage retribuiti.
È possibile svolgere il SCU in uno dei seguenti settori:
· assistenza
· protezione civile
· protezione ambientale e riqualificazione urbana
· patrimonio storico, artistico e culturale
· educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, dello sport, del turismo sostenibile e sociale
· agricoltura in zone di montagna, agricoltura sociale e biodiversità
· promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Oltre che in Italia, il Servizio Civile può essere svolto anche all’estero presso le sedi ubicate in paesi degli Enti iscritti all’Albo.
Ai volontari spetta un compenso di € 14,65 netti giornalieri, per un totale € 439,50 netti mensili. Il pagamento avviene in modo forfettario per complessivi trenta giorni al mese per la durata prevista del progetto, a partire dalla data di inizio.
Per i volontari impegnati nella realizzazione di progetti di servizio civile all’estero, in aggiunta all’assegno mensile di 439,50 euro spettanti ai volontari in servizio civile in Italia, è prevista una indennità giornaliera, che sarà corrisposta per il periodo di effettivo servizio all’estero, differenziata in base al criterio del “costo paese” in cui i volontari sono impegnati.
Tale indennità aggiuntiva non è corrisposta:
· durante i periodi di servizio (compresi quelli dedicati ad attività formative) in cui i volontari si trovano nel territorio nazionale e durante i periodi di permesso anche se fruiti all’estero;
· ai giovani residenti nel Paese dove si realizza il progetto;
Nel caso di malattia all’estero l’indennità è corrisposta per i primi 15 giorni per i progetti di durata pari a 12 mesi; per i progetti con misure aggiuntive di minore durata i giorni sono calcolati proporzionalmente.
La misura dell’indennità estera giornaliera spettante ai volontari è di:
· 15,00 euro per i progetti da realizzarsi in Europa (Area euro e Paesi dell’Europa Occidentale) Paesi del Nord America (Area dollaro) e Giappone (Area Yen);
· 14,00 euro per i progetti da realizzarsi nella Federazione Russa, Paesi dell’Europa dell’Est, Asia (compreso Medio- oriente, India, Cina ed escluso il Sud-est asiatico), Oceania;
· 13,00 euro per i progetti da realizzarsi in Africa, Sud-est asiatico; Paesi del Centro e Sud America.
Il compenso è corrisposto dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, mediante accreditamento diretto delle somme dovute, su conto corrente o su conto deposito, bancario o postale, intestato o cointestato al volontario. È consentito l’utilizzo di Carte prepagate munite di codice IBAN. L’accreditamento delle somme avviene di norma entro il mese successivo a quello di riferimento.
Qualora l’operatore volontario risieda in un Comune diverso da quello di realizzazione del progetto ha diritto al rimborso delle spese del solo viaggio iniziale per il raggiungimento della sede del progetto (aereo, treno, pullman, traghetto, purché risulti il mezzo più economico), previa presentazione del relativo titolo di viaggio al responsabile della sede medesima. Parimenti ha diritto al rimborso delle spese per il raggiungimento del luogo di residenza al termine del servizio, che avverrà con le stesse modalità.
Non è quindi previsto il rimborso delle spese sostenute giornalmente per raggiungere la sede di servizio.
Per i volontari impegnati in progetti di servizio civile all’estero è previsto il rimborso delle spese del solo viaggio di andata e ritorno e di un unico rientro (a/r), programmato con l’ente, durante il periodo di svolgimento del servizio civile, dall’Italia al paese estero di realizzazione del progetto, effettuato in aereo (classe economica), in treno (seconda classe) o con automezzi di linea e sono anticipate dall’Ente che realizza il progetto e rimborsate dal Dipartimento.
I volontari impiegati in progetti di SCU possono svolgere, per legge, attività di lavoro subordinato o autonomo se compatibile con il corretto espletamento del servizio. Non possono, invece, svolgere alcuna attività lavorativa presso l’ente titolare del progetto di SCU fino alla scadenza del progetto stesso.
L’indirizzo completo della/e sede/i di servizio è necessariamente indicato in ogni progetto. Ogni volontario, secondo le attuali disposizioni, è assegnato ad una e una sola sede nella quale resterà per tutta la durata del progetto. Solo in caso di particolari esigenze legate allo svolgimento delle attività previste dal progetto è possibile svolgere il servizio in altre sedi o altri luoghi al di fuori della sede principale, ma sempre per un massimo di 30 giorni nell’arco dei 12 mesi. Tali particolari esigenze devono essere comunque previste, dettagliatamente descritte e motivate all’interno del progetto. In una stessa sede di attuazione di servizio possono essere presenti più volontari. Il numero complessivo di volontari assegnati ad ogni sede è sempre indicato nel progetto. Durante la compilazione della domanda il volontario può esprimere la propria preferenza rispetto all’assegnazione ad una determinata sede tra quelle possibili. Entro il termine di avvio i volontari possono rinunciare a prendere servizio dandone tempestiva comunicazione scritta all’ente, riservandosi così la facoltà di ripresentare in futuro la domanda di partecipazione ai bandi di Servizio Civile.
La legge prevede che ai giovani che hanno svolto attività di Servizio civile universale possano essere riconosciuti crediti formativi da spendere nel corso degli studi e nel campo della formazione professionale. Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha promosso presso Università ed Enti accreditati la stipula di apposite convenzioni.
Per avere altre informazioni che possono essere di tuo interesse puoi consultare il sito www.scelgoilserviziocivile.gov.it, altrimenti puoi contattare il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ai seguenti recapiti:
· Ufficio relazioni con il pubblico (dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30; lunedì, mercoledì e giovedì anche dalle ore 14.30 alle ore 16.30)
telefono: 06.67792600
e-mail: urp@serviziocivile.it
e-mail: domanda online@serviziocivile.it
Per maggiori informazioni sul Servizio Civile in AVIS puoi contattarci ai numeri 02.70006795 – 02.70006786 interno 4 oppure all’indirizzo mail serviziocivile@avis.it.
All’uscita dei bandi pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sulla home page del sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale è possibile presentare domanda di partecipazione esclusivamente online attraverso la piattaforma DOL (Domanda On Line) direttamente da https://domandaonline.serviziocivile.it o attraverso i siti istituzionali del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, tra cui www.scelgoilserviziocivile.gov.it dedicato specificatamente al bando selezione volontari. Il link è disponibile anche sui siti delle Regioni e delle Province Autonome e su quelli degli enti di servizio civile che hanno progetti nel bando di riferimento.
Se sei un cittadino italiano residente in Italia o all’estero puoi accedere alla piattaforma DOL esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Se non sei cittadino italiano dovrai richiedere al Dipartimento le credenziali per accedere alla piattaforma DOL, seguendo la procedura di registrazione illustrata nel manuale DOL.
Che cosa è SPID e come ottenerlo?SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che ti permette di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica Identità Digitale (username e password) utilizzabile da Computer, Tablet e Smartphone.
Se non sai cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede, visita il sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid. Potrai scegliere uno degli Identity Provider e registrarti. La registrazione consiste in 3 step
Con il tuo SPID puoi entrare nella piattaforma DOL attraverso il tasto “Accedi con SPID”. Sarai indirizzato al portale SPID del Dipartimento, dove dovrai scegliere l’Identity Provider con cui hai ottenuto SPID ed effettuare l’accesso inserendo Utente e Password o più semplicemente inquadrando il QR Code con il tuo smartphone. Una volta riconosciuto, verrai automaticamente indirizzato nella home page della piattaforma DOL e potrai iniziare a compilare la tua domanda.
Se non sai cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede, visita il sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid. Potrai scegliere uno degli Identity Provider e registrarti. La registrazione consiste in 3 step
La domanda che dovrai compilare si compone di tre sezioni:
· PROGETTO – Scegli il tuo progetto ·
· DATI E DICHIARAZIONI – Inserisci i dati e fornisci le dichiarazioni
· TITOLI ED ESPERIENZE – Inserisci i dati e/o allega il curriculum.
Puoi iniziare da quella che preferisci ed effettuare la compilazione in momenti diversi.
Durante la compilazione della seconda e della terza sezione potrai non solo modificare ma anche salvare e controllare i dati. Infatti il sistema, attraverso il tasto “Salva”, memorizza i dati già inseriti e te li ripropone all’accesso successivo, mentre con il tasto “Controlla” il sistema verifica se hai dimenticato di compilare qualche campo obbligatorio o c’è qualche incongruenza tra alcuni dati.
La sezione “1-Progetto” ti consente di scegliere il progetto al quale intendi partecipare e la sede presso cui vorresti realizzarlo. Nella sezione trovi l’elenco di tutti i progetti presenti nel Bando tra cui individuare quello a te più congeniale. Impostando alcuni filtri di ricerca (ad es: regione, settore, nome Ente) puoi trovare il tuo progetto più facilmente. Il sistema restituisce l’elenco dei progetti che hanno soddisfatto la tua ricerca, indicando i dati principali del progetto e il numero delle domande presentate aggiornato in tempo reale. Se sai già qual è il progetto che fa per te puoi inserire direttamente il suo codice identificativo o il suo nome nei relativi campi.
Se tutte le sezioni presentano l’icona V verde puoi presentare la domanda di partecipazione al Servizio civile universale.
Puoi presentare la domanda anche se la sezione 3-Titoli ed esperienze presenta l’icona Δ arancione perché, come detto, per quella sezione non ci sono campi obbligatori da riempire.
Cliccando sul tasto “Prosegui per completare”, il Sistema DOL effettua alcuni controlli per verificare che ci siano tutte le informazioni richieste e che non siano presenti incongruenze. Se rileva degli errori te li segnala, dandoti la possibilità di modificare o integrare.
In caso di esito positivo ti viene mostrato un riepilogo in bozza della Domanda di partecipazione con tutte le informazioni inserite.
Sì, cliccando sul tasto “Stampa” . Quella mostrata è solo un’anteprima della domanda, caratterizzata dalla scritta “BOZZA” e significa che la tua domanda non è stata ancora inviata.
Se sei pronto a concludere la procedura clicca su “Presenta la domanda” per l’invio della domanda di partecipazione.
Da questo momento in poi non ti sarà più possibile effettuare modifiche, annullare la domanda o presentarne un’altra. Tramite il tasto “Stampa Domanda” il Sistema DOL genera un documento in formato pdf della domanda stessa che riporta un numero identificativo prodotto automaticamente e la data e ora di presentazione della domanda. Potrai visualizzare, salvare e stampare la domanda presentata. Potrai in ogni momento visualizzare la domanda presentata accedendo alla piattaforma DOL anche nei giorni successivi alla scadenza del bando.
Il giorno successivo alla presentazione della domanda il Sistema di protocollo del Dipartimento invia, alla casella di posta elettronica che hai indicato, la ricevuta di attestazione della presentazione con il numero di protocollo e la data e l’orario di presentazione della domanda stessa.
Per ogni bando di SCU si può presentare un’unica domanda, e quindi si può scegliere un solo progetto tra quelli pubblicati, pena l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti. Non esistono, invece, limitazioni relative all’area geografica di residenza: si può scegliere il progetto tra tutti quelli presenti nel bando, da svolgersi sia in Italia che all’estero. Non essendo possibile presentare più domande di selezione appare ancora più chiara l’importanza di valutare con attenzione i contenuti del progetto scelto e leggerne il testo nella sua interezza.
Tutti i candidati che hanno presentato correttamente la domanda entro i termini stabiliti dal bando, vengono successivamente convocati direttamente dall’ente titolare del progetto per sostenere un colloquio di selezione. I colloqui di selezione vertono soprattutto sulla motivazione che ha spinto il candidato a scegliere il progetto e sulla sua disponibilità. Al termine delle selezioni, sommando il punteggio relativo ai titoli posseduti dai candidati con quello relativo ai colloqui motivazionali, l’ente titolare del progetto stila e pubblica la graduatoria con i punteggi attribuiti ai candidati, e assegna loro alle rispettive sedi per l’attuazione del progetto. Sono necessarie all’ente, in genere, alcune settimane per il disbrigo di tutte le pratiche burocratiche relative all’avvio al servizio dei giovani, e ciò comporta che, dopo la presentazione della domanda di partecipazione, passano 1 o 2 mesi al massimo prima che i ragazzi possano entrare effettivamente in servizio.
Il volontario nello svolgimento del servizio civile è tenuto ad adottare un comportamento improntato a senso di responsabilità, tolleranza ed equilibrio ed a partecipare con impegno alle attività volte alla realizzazione del progetto. In particolare il volontario ha il dovere di:
· presentarsi presso la sede di realizzazione del progetto nel giorno indicato nella comunicazione di avvio al servizio trasmessa dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale;
· comunicare all’Ente l’eventuale rinuncia allo svolgimento del servizio civile; • comunicare tempestivamente all’Ente, in caso di malattia, l’assenza dal servizio, facendo pervenire la certificazione medica;
· seguire le istruzioni e le direttive, necessarie alla realizzazione del progetto di servizio in cui il volontario è inserito, impartite dall’operatore locale del progetto (OLP);
· partecipare alla formazione generale nonché a quella specifica relativa alle peculiari attività previste dal progetto;
· rispettare scrupolosamente l’orario di svolgimento delle attività relative al servizio civile conformemente alle indicazioni contenute nel progetto;
· non assentarsi durante l’orario di svolgimento delle attività dalla sede di assegnazione senza autorizzazione dell’OLP;
· rispettare i luoghi e le persone con cui viene a contatto durante il servizio mantenendo, nei rapporti interpersonali e con l’utenza, una condotta uniformata alla correttezza ed alla collaborazione, astenendosi da comportamenti lesivi della dignità della persona ed incompatibili con il ruolo rivestito nonché con la natura e la funzionalità del servizio;
· astenersi dal divulgare dati o informazioni riservati di cui sia venuto a conoscenza nel corso del servizio, in osservanza della normativa vigente in materia e di eventuali disposizioni specifiche dell’Ente;
· non superare i giorni di permesso e di malattia consentiti durante il periodo di servizio
Il volontario non può svolgere attività di lavoro subordinato o autonomo, se incompatibile con il corretto espletamento del servizio civile.
Il dettaglio degli adempimenti, dalla presentazione in servizio del giovane selezionato fino al termine del servizio stesso, è contenuto nelle Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del 14 gennaio 2019, documento consultabile sul sito del Dipartimento.
I volontari hanno diritto ad un rimborso spese mensile attualmente quantificato in € 439,50 netti.
L’operatore volontario, durante il periodo di servizio, usufruisce del numero di giorni di permesso ordinario retribuiti indicato dal contratto sottoscritto, che varia in funzione della durata del progetto. Il permesso consente all’operatore volontario di assentarsi dal servizio per esigenze personali (ad esempio, necessità familiari, matrimonio); esso si conteggia in giornate e non è frazionabile in permessi orari.
Non è stabilito un periodo minimo di servizio per poter fruire di permessi, né un numero di giorni di permesso utilizzabili al mese.
Eventuali giorni di permesso non usufruiti non possono essere remunerati.
Per l’operatore volontario impiegato in progetti di servizio civile in Italia non sono previsti giorni aggiuntivi di permesso per i viaggi; diversamente per l’operatore volontario impiegato in servizio civile all’estero, in aggiunta ai giorni di permesso previsti dal contratto, sono concessi altri due o quattro giorni di permesso per viaggio, a seconda che si tratti di paesi europei o extraeuropei.
Sono, previsti permessi straordinari, da considerare come giorni di servizio prestato e quindi retribuiti, che non vanno decurtati dai giorni di permesso spettanti nell’arco dei mesi di servizio. In particolare è riconosciuto all’operatore volontario:
· 1 giorno per la donazione di sangue, con una frequenza non inferiore a tre mesi per i ragazzi e a sei mesi per le ragazze;
· un numero di giorni pari a quelli indicati dalla struttura sanitaria in caso di donazione di midollo o organi;
· 1 giorno nell’ipotesi di convocazione a comparire innanzi all’autorità giudiziaria;
· un massimo di 3 giorni per ogni evento luttuoso relativo alla morte del coniuge e/o parenti entro il secondo grado e di affini entro il primo grado;
· fino a 3 giorni al mese, ai sensi dell’articolo 33, comma 6, della legge 104/92, in caso sia portatore di handicap;
· un numero di giorni della durata dello svolgimento delle operazioni di emergenza di protezione civile e/o delle attività addestrative e formative per i volontari di protezione civile appartenenti al volontariato organizzato di protezione civile di cui al Capo V – sezione II – del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 “Codice della protezione civile”, e comunque fino ad un massimo di 30 giorni anche non continuativi;
· 20 giorni in caso di richiami in servizio del personale volontario dei vigili del fuoco;
· un numero di giorni corrispondenti alla durata del corso addestramento per vigili del fuoco volontari;
· 1 giorno per ogni esame universitario sostenuto previa presentazione di documentazione rilasciata dall’Istituto universitario attestante l’effettivo espletamento della prova;
· un numero di giorni corrispondenti alla durata dello svolgimento delle operazioni elettorali in caso di nomina a Presidente di seggio, segretario, scrutatore o rappresentante di lista;
· un numero di giorni per esercitare il diritto di voto pari a:
· 1 giorno nel caso in cui il luogo di residenza disti da 50 a 500 Km dalla sede di svolgimento del servizio civile; o 2 giorni nel caso in cui il luogo di residenza disti oltre 500 Km dalla sede di svolgimento del servizio;
· 2 giorni nel caso in cui sia impegnato nello svolgimento di progetti in Europa;
· 3 giorni nel caso in cui sia impegnato nello svolgimento di progetti in paesi extraeuropei.
L’operatore volontario, durante il periodo di servizio civile, può usufruire di un numero di giorni di malattia, indicato nel contratto che varia in funzione della durata del progetto.
I giorni di malattia previsti sono retribuiti per l’intero importo.
Tuttavia l’operatore volontario può usufruire di ulteriori 15 giorni di malattia, che non sono retribuiti, per i quali il compenso spettante al volontario è decurtato in proporzione al numero di giorni di assenza.
In caso di superamento dei 15 giorni di malattia non retribuiti, il Dipartimento dispone l’esclusione dal servizio dell’operatore volontario, il quale può presentare nuova domanda di servizio civile in uno dei successivi bandi di selezione, purché abbia svolto il servizio per un periodo non superiore a sei mesi e sia in possesso dei requisiti di ammissione al servizio civile previsti dai medesimi bandi.
In caso di malattia dell’operatore volontario, l’ente calcola i giorni di malattia senza soluzione di continuità. Qualora nel periodo di malattia ricadano giorni festivi o giorni di riposo, questi rientrano nel calcolo delle giornate di assenza, così come quelli che si collocano tra due periodi di assenza per la stessa malattia fruiti senza interruzione, secondo quanto indicato dalla certificazione sanitaria.
I giorni festivi e i giorni di riposo, iniziali e terminali di un periodo di assenza per malattia, qualora non siano compresi nella certificazione rilasciata dal medico, non sono conteggiati nel computo del numero complessivo di giorni di malattia spettanti all’operatore volontario.
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