Avis Lombardia: Un Passo Avanti nella Digitalizzazione della Salute dei Donatori

01.08.2024

Un importante traguardo è stato raggiunto per la gestione della salute dei donatori e per l’intero sistema trasfusionale.

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità la proposta di Avis Regionale Lombardia per l’integrazione dei dati degli esami di idoneità alla donazione di sangue e plasma nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Questa decisione consentirà ai donatori di accedere in modo immediato e trasparente ai propri dati sanitari, migliorando il monitoraggio continuo della propria salute.

Attualmente, l’accesso agli esami di idoneità tramite il FSE è disponibile solo su iniziativa di alcune strutture ospedaliere. Con questa nuova approvazione, i donatori potranno consultare i propri dati in qualsiasi momento e luogo, un passo avanti significativo verso un sistema sanitario più efficiente e digitalizzato.

Il presidente di Avis Regionale Lombardia, Oscar Bianchi, ha espresso grande soddisfazione: Siamo molto felici che la Commissione Sanità di Regione Lombardia abbia accolto la nostra proposta di inserire i dati relativi agli esami di idoneità nel FSE e che il consiglio abbia recepito all’unanimità. La condivisione delle strategie tra istituzione e associazione è fondamentale per realizzare azioni efficaci in ambito sanitario. Continueremo a lavorare in sinergia per assicurare una rapida ed efficace implementazione di questa importante iniziativa. L’obiettivo è quello di rendere il processo quanto più semplice e accessibile per tutti i donatori, valorizzando ulteriormente il loro contributo inestimabile alla società. I donatori di sangue svolgono un ruolo cruciale nel sistema sanitario, per questo siamo convinti che l’integrazione degli esami di idoneità nel Fascicolo Sanitario Elettronico rappresenti un significativo miglioramento per la gestione della loro salute e per l’intero sistema trasfusionale

Con la possibilità di consultare i risultati degli esami di idoneità tramite FSE, Avis mira a sensibilizzare ulteriormente la popolazione e ad ampliare la base di donatori volontari, puntando all’autosufficienza di sangue e plasma, un obiettivo di grande valore sociale e sanitario.