01.09.2018

Non avrei mai pensato che sarei stata cosi felice di aver fatto questa esperienza. Nella mia vita ho preso diverse decisioni che mi hanno aiutata a crescere e questa è una di quelle più significative.

Mi ricordo ancora il giorno in cui decisi di fare domanda all’AVIS Provinciale di Brescia, con diversi timori, ansie, aspettative. Ricordo il giorno del colloquio in AVIS Regionale, poi quello in AVIS Provinciale, dove ho conosciuto persone che da ottobre mi avrebbero aiutato a capire cosa significa lavorare, impegnarsi, mettersi in gioco, essere veramente responsabili in quello che si fa senza vergognarsi, e anche l’importanza di aver un rapporto di fiducia/amicizia con i colleghi.

I miei primi giorni in AVIS sono stati forse i più complicati, ma sicuramente i più intensi e significativi momenti di tutto il mio Servizio Civile. In quei giorni ho dovuto imparare a svolgere i ruoli che mi sarebbero stati affidati nei mesi successivi.

Per prima cosa dovevo gestire diverse parti del progetto scuola (Piacere AVIS e tu?), tra cui la calendarizzazione degli interventi, le chiamate con le sezioni e le scuole, il back office, ossia preparare i materiali per i vari interventi, e a diventare una formatrice del progetto.

Poi, ho supportato gli operatori della segreteria nella ricezione di chiamate dai donatori. Il mio ruolo era praticamente quello di ricevere le chiamate, rispondere alle domande dei donatori, ove possibile, o smistarle alle altre segretarie o ai medici, in caso di domande mediche.

Altro compito fondamentale in AVIS è stato l’essere presente agli eventi del Gruppo Giovani e supportare il Gruppo durante le riunioni organizzative. In questo modo ci si rende conto di come questa organizzazione sia legata in primis ovviamente al tema della donazione gratuita, spontanea e anonima, ma anche a promuovere uno stile di vita sano, a essere volontario nella vita.

Fare Servizio Civile in AVIS ti aiuta ad acquisire diverse abilità: la prima è sicuramente quella organizzativa (svolgere attività di back office, di segreteria), poi comunicativa (riuscire a interagire con le sezioni e con i rappresentanti scolastici nella maniera corretta non è per niente facile) e di problem solving (perché nelle varie attività che fai, ti assumi responsabilità e se sbagli devi avere le capacità di saperle risolvere).

Ciò che più porterò nel cuore di questa esperienza sono i diversi legami che ho stretto, con gli altri formatori del progetto scuola e con tutti i componenti dell’Avis a livello provinciale.

Silvia Chinelli, Volontaria SCN Avis Provinciale Brescia

Autore:

Silvia

Chinelli

Non avrei mai pensato che sarei stata cosi felice di aver fatto questa esperienza. Nella mia vita ho preso diverse decisioni che mi hanno aiutata a crescere e questa è una di quelle più significative.

Mi ricordo ancora il giorno in cui decisi di fare domanda all’AVIS Provinciale di Brescia, con diversi timori, ansie, aspettative. Ricordo il giorno del colloquio in AVIS Regionale, poi quello in AVIS Provinciale, dove ho conosciuto persone che da ottobre mi avrebbero aiutato a capire cosa significa lavorare, impegnarsi, mettersi in gioco, essere veramente responsabili in quello che si fa senza vergognarsi, e anche l’importanza di aver un rapporto di fiducia/amicizia con i colleghi.

I miei primi giorni in AVIS sono stati forse i più complicati, ma sicuramente i più intensi e significativi momenti di tutto il mio Servizio Civile. In quei giorni ho dovuto imparare a svolgere i ruoli che mi sarebbero stati affidati nei mesi successivi.

Per prima cosa dovevo gestire diverse parti del progetto scuola (Piacere AVIS e tu?), tra cui la calendarizzazione degli interventi, le chiamate con le sezioni e le scuole, il back office, ossia preparare i materiali per i vari interventi, e a diventare una formatrice del progetto.

Poi, ho supportato gli operatori della segreteria nella ricezione di chiamate dai donatori. Il mio ruolo era praticamente quello di ricevere le chiamate, rispondere alle domande dei donatori, ove possibile, o smistarle alle altre segretarie o ai medici, in caso di domande mediche.

Altro compito fondamentale in AVIS è stato l’essere presente agli eventi del Gruppo Giovani e supportare il Gruppo durante le riunioni organizzative. In questo modo ci si rende conto di come questa organizzazione sia legata in primis ovviamente al tema della donazione gratuita, spontanea e anonima, ma anche a promuovere uno stile di vita sano, a essere volontario nella vita.

Fare Servizio Civile in AVIS ti aiuta ad acquisire diverse abilità: la prima è sicuramente quella organizzativa (svolgere attività di back office, di segreteria), poi comunicativa (riuscire a interagire con le sezioni e con i rappresentanti scolastici nella maniera corretta non è per niente facile) e di problem solving (perché nelle varie attività che fai, ti assumi responsabilità e se sbagli devi avere le capacità di saperle risolvere).

Ciò che più porterò nel cuore di questa esperienza sono i diversi legami che ho stretto, con gli altri formatori del progetto scuola e con tutti i componenti dell’Avis a livello provinciale.

Silvia Chinelli, Volontaria SCN Avis Provinciale Brescia

Autore:

Silvia

Chinelli